Chiesa di San Lorenzo fuori le Mura
Chiesa di San Lorenzo fuori le Mura
4.5
神社/寺院/教会など • 大聖堂
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エリア

4.5
11件の口コミ
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DominoVictor
カターニャ, イタリア3,268件の投稿
2021年6月
La chiesa di San Lorenzo fuori le mura è un edificio religioso collocato ai limiti del centro storico. Internamente è suddivisa in tre navate, di cui quella centrale è la più grande e maestosa. All'interno si possono trovare anche tre absidi, particolarmente lavorate, che compongono un triconco.Durante la mia visita,ho trovato dei lavori in corso all'esterno.
投稿日:2022年1月20日
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angscon
メザーニェ, イタリア105件の投稿
2019年6月
Basta entrare per fare un tuffo indietro di secoli: tre navatelle, la pianta basilicale, i frammenti degli affreschi con due splendidi volti... e poi fuori un sarcofago ed un gocciolatoio . Un vero compendio di storia dell’arte.
投稿日:2019年6月4日
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gabrygab
23件の投稿
2018年9月 • カップル・夫婦
Tempietto ristrutturato da un grande parroco che oltre ad avere una grande cultura, aveva anche l'amore per la bellezza.
Sicuramente è un monumento da non perdere assolutamente.
投稿日:2018年11月7日
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Mar03052016
マルージオ, イタリア711件の投稿
2016年11月 • カップル・夫婦
Il piccolo tempietto di San Lorenzo è uno dei pochi edifici di culto bizantini in territorio pugliese. Si trova in posizione nascosta all'interno della zona nuova della città e di sera è scarsamente illuminato. Vista la preziosità del monumento, andrebbe maggiormente valorizzato
投稿日:2016年11月28日
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angscon
メザーニェ, イタリア105件の投稿
2016年9月 • ファミリー
Tempietto bizantino con frammenti di affreschi. Chiedere la cortesia ai vicini di poter entrare perché hanno le chiavi. Un tuffo nei secoli andati. Ti proponi di restare pochi minuti e invece il tempo passa...
投稿日:2016年9月22日
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Mario L
134件の投稿
2016年7月
All’ingresso della città di Mesagne, provenendo da Brindisi, si incontra immediatamente sulla sinistra, un piccolo tempio di età tardo-romana o proto-bizantina, dedicato a S. Lorenzo martire.
Alla chiesa è stata tolta la dizione “fuori le mura” perchè, con il passare del tempo, è stata inglobata nella parte nuova del paese.
Per poterla visitare è sufficiente bussare alla casa di fianco alla chiesetta, dove vivono gli anziani custodi.
Lorenzo nacque a Osca (Huesca), città della Spagna, nella prima metà del III° secolo. La letteratura cristiana racconta che, ancora giovane, fu inviato a Saragozza per completare gli studi umanistici e teologici; fu qui che conobbe il futuro papa Sisto II. Questi insegnava in quello che era, all’epoca, uno dei più noti centri di studi della città e, tra quei maestri, il futuro papa era uno dei più conosciuti ed apprezzati. Tra maestro e allievo iniziò un’amicizia e una stima reciproca. Entrambi, seguendo un flusso migratorio allora molto vivace, lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma.
Qui, Lorenzo si distinse per la sua pietà, carità verso i poveri e l’integrità di costumi. Grazie alle sue doti, Papa Sisto II lo nominò Diacono della Chiesa; doveva sovrintendere all’amministrazione dei beni, accettare le offerte e custodirle, provvedere ai bisognosi, agli orfani e alle vedove. Con l’ascesa al trono di Valeriano, viene dunque la persecuzione, e dapprima non sembra accanita come ai tempi di Decio. Vieta le adunanze di cristiani, blocca gli accessi alle catacombe, esige rispetto per i riti pagani, ma non obbliga a rinnegare pubblicamente la fede cristiana. Nel 258, però, Valeriano ordina la messa a morte di Vescovi e Preti. Così il vescovo Cipriano di Cartagine, esiliato nella prima fase, viene poi decapitato. La stessa sorte tocca ad altri vescovi e allo stesso papa Sisto II, ai primi di agosto del 258. Si racconta appunto che Lorenzo lo incontri e gli parli, mentre va al supplizio; poi il Prefetto imperiale ferma lui, chiedendogli di consegnare “i tesori della Chiesa”.
Si narra che all’Imperatore Valeriano, che gli imponeva la consegna dei tesori della Chiesa, Lorenzo abbia portato davanti dei poveri ed ammalati ed abbia detto “ecco i tesori della chiesa”.
In seguito Lorenzo fu dato in custodia al centurione Ippolito, che lo rinchiuse in un sotterraneo del suo palazzo; in questo luogo buio, umido e angusto si trovava imprigionato anche un certo Lucillo, privo di vista. Lorenzo confortò il compagno di prigionia, lo incoraggio, lo catechizzò alla dottrina di Cristo e, servendosi di una polla d’acqua che sgorgava dal suolo, lo battezzò. Dopo il Battesimo Lucillo riebbe la vista. Il centurione Ippolito visitava spesso i suoi carcerati; avendo constatato il fatto prodigioso, colpito dalla serenità e mansuetudine dei prigionieri, e illuminato dalla grazia di Dio, si fece Cristiano ricevendo il battesimo da Lorenzo. In seguito Ippolito, riconosciuto cristiano, fu legato alla coda di cavalli e fatto trascinare per sassi e rovi fino alla morte. Lorenzo fu bruciato vivo sulla graticola, in luogo poco lontano dalla prigione; il suo corpo fu portato al Campo Verano, nelle catacombe di Santa Ciriaca.
Il Martirio di san Lorenzo è datato dal martirologio romano il 10 agosto del 258 dopo Cristo. A ricordare questi avvenimenti furono erette a Roma tre chiese: San Lorenzo in Fonte (luogo della prigionia), San Lorenzo in Panisperna (luogo del martirio) e San Lorenzo al Verano (luogo della sua sepoltura).
Il piccolo tempio così come si presenta oggi, deve essere interpretato come il risultato di diversi interventi di ricostruzione e restauro che hanno segnato, in modo determinante, il suo aspetto architettonico originario. L’analisi dell’iconografia rivela immediatamente l’importanza del monumento, la cui costruzione si può con certezza collocare nell’ambito dei primi secoli dell’era cristiana (V-VI secolo d.C.). Il particolare sviluppo planimetrico permette di attribuire al periodo paleo-cristiano il Tempietto. Pur essendo di modestissime dimensioni (m. 11 di larghezza e m. 14 di lunghezza) esso presenta una planimetria interessante che, allo stato attuale degli studi, è un unicum in Puglia.
Lo spazio interno è ripartito in due zone, da ovest verso est: la prima zona si sviluppa in tre navate, in cui la centrale è quasi il doppio di quelle laterali; l’area presbiteriale è articolata secondo la planimetria tricorica che è costituita dalla disposizione di tre absidi semicircolari sui tre lati di un vano quadrato. Le due zone sono perfettamente integrate tra loro. Il vano centrale del presbiterio è sormontato da una cupoletta e le tre absidi da semicupole. Il presbiterio per l’iconografia che lo contraddistingue può essere definito un triconco, oppure una tricora. L’origine di tale planimetria si colloca nella tradizione architettonica del mondo romano-ellenistico, che conobbe la sua diffusione a partire dal III secolo d.C.. Manca della facciata. La copertura originale si ritiene sia crollata nel XVI secolo e sostituita con l’attuale volta a botte. Le fiancate furono rifatte nel sec. XVII per allargare le navate laterali che comunicano con la centrale attraverso archetti poggianti sopra pilastri quadrangolari.
È interessante rilevare che l’altezza della cupola corrisponde a quella dell’altezza del triangolo equilatero avente per base la lunghezza dello stesso monumento (nello sviluppo delle tre absidi con l’innesto della cupola si enuncia il mistero della Unità e Trinità di Dio). Come rilevò Rosario Jurlaro, quest’ultimo interessante rapporto tra base ed altezza pone la chiesa di San Lorenzo di Mesagne al di sopra delle comuni costruzioni artigianali, progettata quindi con quel rigore geometrico così caro agli architetti dei primi secoli cristiani. Probabile che la struttura a trifora possa essere reimpiego o reinterpretazione di un manufatto collocato in un piccolo centro rurale lungo la via Appia.
Nel 1575 la chiesa, già di rito greco e in possesso della diocesi almeno dal 1260, venne ceduta dall’arcivescovo Bernardino de Figueroa al capitolo della collegiata di Mesagne. L’abbandono dell’edificio nel corso del XVI secolo e il suo riuso nel successivo, può legarsi al rapporto fra città e territorio, al progressivo espandersi dell’abitato nella fascia suburbana dei giardini.
La chiesetta un tempo terminava con il nartece coperto con capriate di legno e tegole e, probabilmente, anche i segni di pitturazione che ancora si vedono all’esterno dell’edificio, dovevano essere degli affreschi portati via nel tempo, dalla pioggia e dalle intemperie.
Nella zona del catino absidale si possono osservare alcuni frammenti degli affreschi che, variamente datati tra il XII e XIV secolo, dovevano in origine rivestire interamente le pareti dell’edificio.
Merita una particolare menzione la presenza di un’iscrizione in lingua greca; il contenuto dell’iscrizione rientra nel più tradizionale formulario di quelle votive, di cui sono stati raccolti numerosissimi esempi nelle varie cripte salentine ed in primo luogo di Carpignano (LE). Il probabile incipit sarà stato: Ricordati Signore del tuo servo, immediatamente seguito dal nome del committente.
Nella seconda metà del XIX secolo la basilichetta fu adattata a deposito comunale. Dopo i restauri avviati nel 1986 la chiesa è stata riconsacrata e riaperta al culto nel 1998.
Questo piccolo monumento, riconsacrato a S. Lorenzo martire nel 1988, è da considerarsi, dunque, un’importante testimonianza di un periodo storico ormai lontanissimo che, con molta difficoltà, oggi gli studiosi cercano di ricostruire.
投稿日:2016年9月7日
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naurob64
モンツァ・エ・ブリアンツァ県, イタリア2件の投稿
2016年2月 • カップル・夫婦
La chiesa è bella e piccola con una costruzione antica a forma d i croce. Forse è un pò nascosta dagli edifici costruiti intorno.
投稿日:2016年5月18日
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agus1939
ミラノ, イタリア1,633件の投稿
2016年3月
Mesagne vanta il Castello del Mille, s.Lorenzo 9no secolo, la chiesa Del Carmine 14mo sec., la 600tesca Chiesa Madre e il Palazzo del Comune che ospitan il Museo Civico con reperti di età messapica e romana.
投稿日:2016年4月4日
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Cibatore
バリ, イタリア260件の投稿
2016年2月
Piccolissima chiesetta a forma di croce, con struttura e pareti in tufo leccese, carpano lasciato a faccia vista, è posizionata all'interno del paese di Mesagne e tra i più recenti fabbricati; non è facilmente individuabile se non si fà attenzione.
投稿日:2016年2月21日
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Vincenzo T
メザーニェ, イタリア73件の投稿
2015年8月 • ファミリー
Una piccola chiesetta ma molto bella, la pianta è a forma di croce, tutta in tufo a vista. Si trova in posizione un po nascosta dagli edifici moderni costruiti intorno, peccato sia quasi sempre chiusa.
投稿日:2015年8月12日
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